
Riciclaggio alluminio: fasi
Il riciclaggio dell’alluminio prevedere differenti fasi che iniziano con la raccolta di tutti i prodotti realizzati con questo materiale. In alcuni Comuni d’Italia l’alluminio viene raccolto insieme con altri rifiuti che includono materiali differenti; quindi, il primo passo prevede ovviamente la divisione dell’alluminio dagli altri materiali presso specifici centri di selezione. L’allumino che non finisce nella raccolta differenziata viene, invece, utilizzato per produrre energia negli impianti di incenerimento.
Intanto, il materiale differenziato viene pressato in balle a avviato in fonderia dove viene pretrattato ad alte temperature e fuso per ottenere lingotti e placche. Da questo momento in poi può essere utilizzato per realizzate nuovi prodotti. La particolarità dei prodotti riciclati è che avranno le stesse proprietà di quelli realizzati con alluminio primario.
Riciclo allumino in Italia
L’Italia è leader in Europa per il riciclaggio dell’alluminio. In questo campo, infatti, il Bel Paese sembra essere particolarmente virtuoso soprattutto se si parla del packaging: una delle principali applicazioni di questo materiale. Infatti, come si evince dagli ultimi dati diffusi dal CIAL – Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, nel 2022 è stato riciclato il 73,6% degli imballaggi in alluminio presenti sul mercato. Questo vuol dire che il tasso di riciclo dei packaging italiani in alluminio ha già superato gli obiettivi europei previsti per il 2025 (50%) e il 2030 (60%).
Gli ultimi dati confermano quanto il riciclaggio dell’alluminio sia un procedimento fondamentale che tutte le aziende che lavorando con questo materiale devono considerare. Economia, energia e ambiente sono solo alcuni degli attori coinvolti in questo processo che comporta solo benefici!
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